giovedì 3 aprile 2014

BBFrank “UK Indie albums Chart: London GramMmar

London GramMmar

C'è un errore di fondo nella grammatica musicale e nel mercato discografico mondiale, spesso pensare di soddisfare il palato dell' XfactorTheVoiceXXX'sGotTalent pubblico fa perdere di vista che la musica è un'arte.
I London Grammar senza pretese sono bravi, semplici e straordinariamente sospesi tra il passato ed il futuro. 

Con le loro 250.000 copie vendute solo in Inghilterra hanno seminato molti degli artisti più main-stream del mondo, a leccare la polvere delle loro macerie anche Miley Cyrus.

Il trio britannico di Nottingam è composto dalla bellissima e per nulla algida Hannah Reid, dal polistrumentista Dot Major e dal chitarrista Dan Rothman. 
I LG hanno definito la loro musica un misto di classica ambient con una punta di trip hop, il risultato è un elettrop pop morbido e che si fa ascoltare bene. 
La voce di Hannah Reid è semplicemente bella e personalmente ho ritrovato in lei i tratti più dolci e romantici di Annie Lennox. 
Il suono del piano su tutto il disco da Hannah è decadente nostalgico, onnipresente come se suonasse in una grande casa vuota e abbandonata ma piena di emeozioni. 
Gli arrangiamenti lavorano per la voce e per i testi, mancano di una varietà ritmica e al primo ascolto risultano leggermente monotoni tranne in Flickers e Darling are you gonna leave me, dove strizzano l'occhio a movimenti più sudamericani. 

Il brano più riuscito e danzereccio è Metal and Dust, mentre quello che li ha consacrati è Wasting my young years raggiungendo il 31esimo posto della classifica britannica.
Se siete amanti di vasti ambienti dilatati e atmosfere evanescenti è il vostro disco.

Frank Head



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