lunedì 1 settembre 2014

Percorsi musicali a confronto: mia sorella ed io.

Intervista doppia: 




Non sei solo in questo mondo ma siamo due, insieme, e io so chi sei tu. (Khalil Gibran)










Laura Felice (soprano) intervista  Marisa Felice (cantante)  




1) J. Hillman ha scritto che “tutti, presto o tardi, abbiamo avuto la sensazione che qualcosa ci chiamasse a percorrere una
certa strada". La musica è il tuo daimon, la tua vocazione?

La musica è senza dubbio il mio daimon, una sorta di demonietto che divora ogni cosa, si mette in mezzo e si allarga a dismisura.. A parte gli scherzi, la musica (il canto in particolare)  è da sempre il mio elemento. Le persone troppo sensibili hanno bisogno di un canale espressivo altrimenti sono destinate ad ammalarsi perché tutta quella energia in eccesso non trova vie di fuga.

2) Conosci molto bene e pratichi la polifonia e la musica antica ma come professione fai la cantante di musica leggera. Le due cose sono conciliabili? 


Ho cantato polifonia del rinascimento e del primo barocco per moltissimi anni… (la lettura di brani di geni quali Monteverdi, Marenzio, Carlo Gesualdo è stata fonte di emozione, di crescita, di studio e soprattutto mi ha insegnato i trucchi del recitar cantando e del fraseggio che possono aiutare e arricchire anche la lettura e l’interpretazione di  brani molto più moderni.
Questo repertorio è estremamente vicino alla mia sensibilità anche se, per una scelta antica,  attualmente studio ed interpreto brani di generi vari (dalla musica brasiliana al soul, passando per la canzone classica napoletana fino ad arrivare ai preziosi brani di Gabriella Ferri).
Non ho pregiudizi o preclusioni di sorta. Il mio approccio alla musica è rispettoso ma estremamente libero; direi trasversale (come la rubrica che qui conduco).
Accostarsi a diverse forme musicali non è inconciliabile purché si rispetti la diversa vocalità e si mantenga il gusto e la conoscenza stilistica del genere che si va a interpretare… ( a me diverte molto spaziare!).

3) Hai una sorella cantante lirica. Cosa provi al ricordo di essere stata tu a portarla per la prima volta a cantare in un coro a 9 anni?

Ho una sorella cantante lirica. Un eccellente soprano.
Ero la più grande e sono fiera di averle trasmesso questa mia intensa passione. Credo che il resto sia tutto farina del suo sacco (è studiosa ed  espressiva, è perfezionista fino alla “sofferenza fisica”, forse un po’ troppo….io le dico sempre che dovrebbe godersela un po’ di più la musica; ma lei fa bene a fare come fa …)
Ha cominciato  a 9 anni quando ho deciso di  portarla al coro con me ..

4) Un brano musicale nelle tue corde

Scelgo un brano che da ragazzine ci piaceva tanto cantare insieme con la chitarra
Paul McCartney - Put It There.

Marisa Felice  intervista Laura Felice 




1) Qual era la canzone che cantava tua sorella che ti faceva piangere ? 
Anima ipersensibile, quando avevo 4 anni, mi commuoveva fino alle lacrime una canzoncina che mia sorella mi cantava senza pietà, cinque o sei volte al giorno, forse per vendicarsi della sorellina rompiscatole, che la seguiva come un papero in pieno imprinting. Faceva più o meno così “ Maria, lavava , Giuseppe stendeva, suo figlio piangeva dal freddo che aveva”. Insomma una vera tragedia !!! 



       


                                                                       
2) Cosa significa praticare il canto e condividere una passione ? 

Sempre al seguito della sorella maggiore, è iniziata la mia avventura musicale: il mio primo coro polifonico di sole voce femminili. Un gran divertimento! Da allora la passione non mi ha più abbandonato e condividerla con lei è stato importante ed essenziale perché continuassi in contesti sempre più importanti.



3) Cosa ha comportato nella tua esistenza ? 

Cantare è una gioia immensa, ma quando diventa una cosa seria, ti può far disperare! Lo studio del canto lirico è una disciplina serissima che a volte ti mette davanti ai tuoi mostri. Tuttavia, se si ha costanza e capacità di mettersi in discussione, se si è disposti a ricominciare daccapo se per qualche ragione si è intrapresa una strada sbagliata, allora può essere un compagno di vita eccezionale, un amore infinito. Insomma un fidanzato esigente ma insostituibile.

4) Raccontaci, in tre frasi, il percorso di costruzione di una voce lirica ?
STUDIO STUDIO e poi ancora …. STUDIO.






Laura e Marisa Felice 



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