sabato 1 febbraio 2014

Il paese del Carnevale (di Stefania Castiglioni)

Quest’anno il Brasile ospiterà i mondiali di calcio. No, scherzavo, a parte il mio scarso interesse per l’argomento non potrei comunque scrivere una rubrica sul Brasile nel mese di Febbraio senza parlare del vero evento, che si ripete ogni anno, ma che rimane comunque uno dei più conosciuti e invidiati nel mondo: il Carnevale.

Se pensiamo al Carnevale brasiliano sicuramente penseremo ai carri delle sfilate delle scuole di samba di Rio de Janeiro, ma in realtà c’è molto più di questo, i carri di Rio sono soltanto una piccolissima percentuale di quello che è il Carnevale brasiliano, soprattutto perchè è una parte del Carnevale a cui possono accedere soltanto persone piuttosto abbienti. Per anni ho pensato che quelle sfilate con allegorie maestose che vediamo qui in televisione si svolgessero per le strade della città, mentre in realtà si svolge tutto all’interno del “Sambodromo”, una struttura chiusa, costituita da un corridoio con delle gratinate, e per accedervi vi garantisco che i prezzi sono tutt’altro che popolari. Ma anche così il fascino delle sfide tra le scuole di samba cariocas è irresistibile, ognuno con il suo tema, le sue musiche e coreografie, la costumistica e la scenografia che si inizia a preparare subito dopo la fine del Carnevale, per il prossimo anno.

Ma, come dicevo, questa è una minima parte del Carnevale brasiliano, una facciata “chic”, se volete concedermelo, di questa festa che prima di tutto è del popolo: e se ci sganciamo per un momento dalla zavorra dell’immagine comunicata dai mass media, vedremo il vero Carnevale, quello che si svolge per le strade, con costumi improbabili e tutt’altro che costosi, perchè sicuramente non è la maschera più arzigogolata che verrà premiata. Il vero premio qui lo vince chi riesce a resistere all’intera giornata sotto il sole cocente a sfilare, ballare, ridere e, inevitabilmente, bere birra rigorosamente gelada!

Ogni grande città del Brasile ha il suo personalissimo modo di festeggiare il Carnevale, ognuna legata a tradizioni culturali, musicali e folkloriche piuttosto diverse: e se Rio è la città del samba, a Bahia si festeggia dietro al “trio elètrico”, un grande palco itinerante montato su un camion, con casse enormi, su cui si esibiscono i gruppi e i cantanti più in voga nell’ambito dell’ ”axè” baiano (ndr stile musicale attualmente rappresentato da personaggi come Daniela Mercury, Ivete Sangalo, Claudia Leitte, Chiclete com Banana...). Spostandosi verso Recife si incontra invece il popolo del “frevo”, danza tipica di questa zona del Brasile, che sfila dietro il Galo da Madrugada, un enorme “bloco” carnevalesco capitanato da un gigantesco gallo di cartapesta, agitando ombrellini colorati e ballando a ritmi improbabili una danza altrettanto proibitiva per i meno allenati! Ad Olinda troviamo invece la tradizione della sfilata dei famosissimi “bonecos de Olinda”, più di 70 pupazzi giganti che sfilano tra le vie della città.

Tutto questo inserito in un clima inevitabilmente caldo e soleggiato, perchè a Carnevale in Brasile è ancora piena estate, i bambini sono ancora in vacanza, e il freddo che caratterizza le nostre feste di piazza non sanno neanche cosa sia! Sfido io a vestirsi da “rainha da bateria” a Febbraio a Poggio Mirteto! Eppure ogni anno qui in Italia delle coraggiose brasiliane si immolano per la causa e affrontano il freddo e il gelo per darci un assaggio delle loro tradizioni: io le ammiro e rispetto, ma qualcuno dovrebbe scoraggiarle dal vestirsi così qui da noi, tanto niente e nessuno potrà farci smettere di invidiare i brasiliani per la loro fantastica festa. Quest’anno il Brasile ospiterà i mondiali di calcio. No, scherzavo, a parte il mio scarso interesse per l’argomento non potrei comunque scrivere una rubrica sul Brasile nel mese di Febbraio senza parlare del vero evento, che si ripete ogni anno, ma che rimane comunque uno dei più conosciuti e invidiati nel mondo: il Carnevale.

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