sabato 1 febbraio 2014

Intervista a Gianluca Schingo, liutista archeologo (di Marisa Felice)

Eccomi pronta con la prima intervista a Gianluca Schingo (liutista archeologo)


Mari 1)

Un liutista che ama il rock pesante; perché hai scelto di esprimerti con gli strumenti della musica antica ? Non sono mondi apparentemente distanti ? Sei riuscito lo stesso a conquistarti un tuo spazio... come?

Gianluca 1)

non sono mondi distanti. da Monteverdi in poi l'armonia è sostanzialmente quella che conosciamo noi. il mondo dell'hard rock poi usa progressioni che sono tipiche della musica medievale:pensa solo alla frequente mancanza della terza nei riff chitarristici che ti fa pensare: ma è un accordo maggiore o minore? i bicordi con intervalli di quinta, o di quarta, sono medievali.un esempio per tutti: Smoke on the water

trovare uno spazio che unisca questi due mondi ha significato saper coglierne le somiglianze interne, strutturali. Smitizzando la sacralità della cosiddetta musica colta, suonando musica antica con approccio punk.



Mari 2)

Quali sono gli autori che maggiormente ti hanno influenzato e che hanno segnato e arricchito la tua formazione musicale?

Gianluca 2)

I miei riferimenti iniziali, quelli che mi hanno profondamente segnato quando ero ragazzino, sono stati John Dowland, il grande liutista e compositore elisabettiano, e i Cure di Robert Smith. La musica di entrambi ha un profondo pathos, un uso molto simile delle dissonanze usate con fini espressivi, e una sottile soave malinconia profondamente inglese.



Mari 3)

Cosa vuol dire "cantare gli affetti" nella musica barocca ed esprimere il 'pathos' nella musica dei nostri giorni?

Gianluca 3)

Cantare gli affetti significa, nel seicento, dare più potere alla parola cantata, liberarla dai sorvegliati artifici contrappuntistici e piegarla all'espressione dei sentimenti più estremi. Una canzone rock fa la stessa cosa. Sto pensando a Creep dei Radiohead, alle dissonanze che raccontano amori infelici nelle canzoni seicentesche di Giulio Caccini - Amarilli, mia bella..



Mari 4)

Rifaresti la stessa scelta se ritornassi indietro o sceglieresti un altro strumento?

Gianluca 4)

la mia scelta iniziale dello strumento, la chitarra, ha avuto un duplice valore ed è stato un punto di partenza per entrambi i mondi. E' stata quindi una scelta azzeccata..dalla chitarra, lo strumento rock per eccellenza, si arriva facilmente al liuto, alla chitarra alla spagnola, alla tiorba e alla vihuela, gli strumenti a corda del rinascimento e del barocco europeo.



Marisa Felice







Sting & Edin Karamazov (Lute) - John Dowland - Come Again

http://www.youtube.com/watch?v=55jnH3rqcoU

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