martedì 1 aprile 2014

INNESTI CYBERNETICI



INNESTI CYBERNETICI

Stiamo per diventare dei Cyborg? E’ questo che ci aspetta nel futuro?
La risposta è ormai quasi scontata. Ma quanto è sicura questa pratica della medicina robotica?


Sappiamo ormai che da tempo vengono sviluppate tecniche di innesti robotici sugli esseri umani, basti pensare al “pacemaker” inventato nel 1960 , un piccolo apparecchio capace di stimolare elettricamente la contrazione del cuore quando questa non viene assicurata in maniera normale dal tessuto di conduzione cardiaca. Non è anch’esso un innesto robotico?

Mani e gambe artificiali sono sempre più perfette e collegate direttamente ai centri nervosi, in modo da poterle comandare con il cervello, addirittura con la sensazione del tatto!



Quello che qualche anno fa era fantascienza, sta diventando la realtà di tutti i giorni.
Un artista creativo, tale Stelarc (al secolo Stelios Arkadiou) pioniere della cyborgsculture, si è persino fatto impiantare un orecchio artificiale funzionante … Dov’è la cosa strana? Che l’impianto è un terzo orecchio posizionato su un braccio!

L’uomo bionico e la donna bionica non sono più dei telefilm degli anni ’70 / ’80. 

Negli Stati Uniti d’America si parla già da qualche tempo di mettere dei chip sottocutanei alle persone per monitorarne lo stato di salute. Questi chip sono in grado di rilevare delle anomalie del corpo e di inviare messaggi d’allarme ai centri medici, dunque, in questo modo, chi dovesse avere un malore, sarebbe soccorso in modo tempestivo.

Fin qui tutto sembra bellissimo, ma come potremmo controllare delle anomalie? E se queste anomalie fossero volute?
Ad esempio braccia e gambe robotiche se fossero comandate a distanza da chi ce la ha impiantate, sarebbero in grado di non rispondere più alla nostra volontà, ma a quella di una terza persona…
E se il chip di controllo dello stato di salute, fosse solo un bellissimo regalo per monitorarci tutti, come si fa ora con i cani? In qualsiasi momento il Governo saprebbe dove siamo e cosa stiamo facendo. 

 E se attraverso i chip potessero controllarci e farci eseguire dei comandi a distanza? Il cervello risponde a degli stimoli elettrici, tutto questo non è impossibile, anzi...

La nostra libertà ed il nostro libero arbitrio sarebbero seriamente compromessi. 


Inoltre ci sarebbero innumerevoli tentativi di sabotaggio delle nostre unità bioniche da parte di hacker… proprio come per i nostri PC, continuamente bombardati da virus e malware; pensate se un virus ci impedisse di muovere il nostro corpo secondo la nostra volontà.
Scenario apocalittico da film cyberpunk o la realtà che ci aspetta?
Io protendo per una probabile realtà. Il meccanismo è in atto… ma indubbiamente è meglio rischiare il virus informatico che rimanere senza una parte del corpo, basti pensare a chi, in seguito ad un incidente, è rimasto senza un braccio o una gamba.



Di certo un chip sottocutaneo non lo accetterei… e spero che non lo accetti anche gran parte della popolazione terrestre.
 


Il futuro è adesso, sta a noi e al buon senso crearlo nel modo più positivo possibile.

Mirko Elia

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