INNESTI CYBERNETICI
Stiamo per diventare dei Cyborg? E’ questo che ci aspetta
nel futuro?
La risposta è ormai quasi scontata. Ma quanto è sicura
questa pratica della medicina robotica?
Sappiamo ormai che da tempo vengono sviluppate tecniche di
innesti robotici sugli esseri umani, basti pensare al “pacemaker” inventato nel
1960 , un piccolo apparecchio capace di stimolare elettricamente la contrazione
del cuore
quando questa non viene assicurata in maniera normale dal tessuto di conduzione
cardiaca. Non è anch’esso un innesto robotico?
Mani e gambe artificiali sono sempre più perfette e
collegate direttamente ai centri nervosi, in modo da poterle comandare con il
cervello, addirittura con la sensazione del tatto!
Quello che qualche anno fa era fantascienza, sta diventando la realtà di tutti i giorni.
Un artista creativo, tale Stelarc (al secolo Stelios
Arkadiou) pioniere della cyborgsculture, si è persino fatto impiantare un
orecchio artificiale funzionante … Dov’è la cosa strana? Che l’impianto è un
terzo orecchio posizionato su un braccio!
L’uomo bionico e la donna bionica non sono più dei
telefilm degli anni ’70 / ’80.
Negli Stati Uniti d’America si parla già da qualche tempo di
mettere dei chip sottocutanei alle persone per monitorarne lo stato di salute.
Questi chip sono in grado di rilevare delle anomalie del corpo e di
inviare messaggi d’allarme ai centri medici, dunque, in questo modo, chi
dovesse avere un malore, sarebbe soccorso in modo tempestivo.
Fin qui tutto sembra bellissimo, ma come potremmo
controllare delle anomalie? E se queste anomalie fossero volute?
Ad esempio braccia e gambe robotiche se fossero comandate a
distanza da chi ce la ha impiantate, sarebbero in grado di non rispondere più
alla nostra volontà, ma a quella di una terza persona…
E se il chip di controllo dello stato di salute, fosse solo
un bellissimo regalo per monitorarci tutti, come si fa ora con i cani? In
qualsiasi momento il Governo saprebbe dove siamo e cosa stiamo facendo.
E se attraverso i chip potessero controllarci e farci eseguire dei comandi a distanza? Il cervello risponde a degli stimoli elettrici, tutto questo non è impossibile, anzi...
Inoltre ci sarebbero innumerevoli tentativi di sabotaggio
delle nostre unità bioniche da parte di hacker… proprio come per i nostri PC,
continuamente bombardati da virus e malware; pensate se un virus ci impedisse
di muovere il nostro corpo secondo la nostra volontà.
Scenario apocalittico da film cyberpunk o la realtà che ci
aspetta?
Io protendo per una probabile realtà. Il meccanismo è in
atto… ma indubbiamente è meglio rischiare il virus informatico che rimanere
senza una parte del corpo, basti pensare a chi, in seguito ad un incidente, è
rimasto senza un braccio o una gamba.
Di certo un chip sottocutaneo non lo accetterei… e spero che
non lo accetti anche gran parte della popolazione terrestre.
Il futuro è adesso, sta a noi e al buon senso crearlo
nel modo più positivo possibile.
Mirko Elia
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