sabato 3 gennaio 2015

Imparare a sentire ogni giorno

Come sentiamo?
Diamo per scontato che nella vita sentiamo, percepiamo, recepiamo segni, colori, immagini, suoni, voci, ma non ci soffermiamo mai abbastanza sulla modalità del sentire, sui diversi punti di vista con cui ci poniamo davanti a ciò che i nostri occhi vedono e le nostre orecchie ascoltano.
Mi hanno recentemente mostrato un pezzo di un film di Bob Gale, Interstate 60.

In questo episodio Ray, un uomo vestito da medico invita un giovane – Neal Oliver, il protagonista del film -  
ricoverato su un letto d’ospedale a indovinare che carte ha in mano.
“Cuori neri, picche rosse!”. Il ragazzo si trova di fronte a una realtà invertita in cui non c’è corrispondenza tra seme e colore.
La risposta del medico che poi si scopre essere una visione solo di Neal porta a riflettere sulla visione: “L’esperienza ti ha condizionato a pensare che tutti i cuori siano rossi e tutte le picche siano nere!”.
Vediamo ciò che vogliamo vedere, cogliamo ciò che siamo abituati a cogliere.
In questo modo, condizionati e prevenuti, rischiamo di vivere con i sensi e le percezioni dimezzate.
La vita invece è pronta a sorprenderci al di là dell’abitudine e i nostri cinque sensi che spesso diamo per scontato e ovvio di possedere hanno la funzione di aprirci all’inedito, alla sorpresa, allo stupore.
Come vediamo un tramonto?
Come ascoltiamo una musica che ci prende fino nel profondo dell’anima?
Come diamo e riceviamo una carezza?
Come sentiamo un profumo?
Come gustiamo un sapore antico?
Dobbiamo imparare ogni giorno a percepire la vita, lasciandoci stupire, facendoci incantare e scoprendo che le picche possono essere rosse e i cuori neri.


Annalisa Margarino

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