lunedì 2 giugno 2014

Le domande fondamentali dell’esistere: l’uomo come un albero (Articolo e inaugurazione nuova rubrica di Annalisa Margarino)

Finestre Di Vita:
La filosofia è un pensiero astratto? No!
È anche possibilità di osservare la vita quotidiana, le piccole cose, cercare di darne un senso, facendo parlare ciò che ci circonda.
In questa rubrica, dedicata alla filosofia del quotidiano, apriremo finestre sulla vita, sulle sue forme e sul suo fluire e continuo mostrarsi.

Articolo:
Mi piace inaugurare questo spazio dedicando attenzione alle domande che attraversano, almeno
una volta nella vita, la mente di ciascuno di noi.
Siamo in un tempo in cui facilmente andiamo in cerca di risposte e spesso basta digitare con un clic una voce su Internet e sviscerare, anche se non sempre correttamente, lo scibile delle conoscenze possibili.
Un tempo per sapere era tutto più complicato, occorreva pazienza e l’arte di saper cercare. Se non si possedevano gli strumenti adatti, bisognava avere l’umiltà di domandare ad altri.
Ci sono domande, però, che per noi resteranno sempre aperte a un’infinità di risposte possibili.
Penso alle domande sulla vita, ai mille ‘perché?’, agli interrogativi sul senso dell’esistere, sull’origine e sulla fine. Quanti filosofi e uomini e donne di ogni tempo hanno dedicato attenzione a questo domandare!
Possiamo abbracciare ipotesi, ma non avremo mai certezze e questo, paradossalmente, dà valore al nostro esistere. Ci rende liberi di immaginare, concepire visioni e prospettive, avere idee differenti sulla nostra esistenza e, non per ultimo, sentirci mistero.
Si è parlato spesso del mistero di Dio, sia per i credenti che lo considerano comunque inafferrabile, sia per i non credenti che lo considerano proiezione. Anche l’uomo è mistero inaccessibile.
Chi siamo? È la prima domanda che afferra e travolge, a cui dobbiamo mostrare fedeltà, in modo dinamico e creativo, tutta la vita.
Mi piace, allora, ripensando alle domande di senso (Chi siamo? Da dove veniamo? Verso dove andiamo?...) considerare l’essere umano come un albero. Crescono e si fortificano le radici e si allungano i rami, mentre si solidifica il tronco. Le radici sono le nostre origini, le nostre storie e di chi ci ha preceduto, a cui sosteniamo l’esistenza. Più prendiamo consapevolezza, più le radici attecchiscono. Cresce il tronco, la nostra identità, e si fanno belli e sicuri i rami, i nostri sogni, desideri, progetti e sguardi sulla vita.

Osservando le radici, il tronco e i rami che crescono, si può imparare a rivivere la lentezza e la pazienza della ricerca e dell’ascolto delle domande piccole e grandi della vita com’è. In questo modo, apriremo ogni volta una finestra o un piccolo scorcio su angoli nuovi dell’esistere.
Annalisa Margarino
Laureata in filosofia e teologia, insegnante presso una scuola superiore di Roma e appassionata di scrittura per bambini e adulti.

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