domenica 2 marzo 2014

Un uovo a Figueres... Il surrealismo di Dalì visto da un uovo (di Maria Cristina Recupero)

Come ne "La Metamorfosi di Narciso", celebre dipinto di Salvator Dalì datato 1937 (che rappresenta Il mito classico del giovane Narciso, innamoratosi della propria immagine riflessa in uno specchio d’acqua è impossibilitato a possederla), diede vita alla magia del pensiero del pittore, raffigurando un uomo chinato a testa bassa con lo sguardo fisso sul proprio riflesso, suggerendone la controfigura visionaria di una mano che regge un uovo dalla quale nasce il fiore che porta il suo nome.Una scelta iconografica suggerita da un viaggio compiuto l'anno precedente in Italia dall'artista, indicatoci anche dalle figure dei nudi sullo sfondo che evocano pose classiche e atteggiamenti formali tipici dell’arte rinascimentale e manierista.



La mano che regge l'uovo viene raffigurata come una gigantesca roccia, a simboleggiare la fermezza, la morte; ipotesi sottolineata ancor di più da alcune formiche sul suo pollice, che simboleggiano la decomposizione e la caducità dell’esistenza e della vita, nonché da uno sciacallo presente nella destra del dipinto, che divora una carogna.

All'uovo questo non piacque... ed in un momento di vita decise di cambiare il suo destino e di andare a conoscere in maniera più approfondita il suo esecutore, i suoi vizietti, le sue inquietudini...

E quale miglior meta per scoprirlo se non il museo che racchiude le sue opere più significative? Dalla Tate Gallery di Londra salì su un aereo diretto per Barcelona: un lungo viaggio inizia, sempre in compagnia della sua fedele mano, avventurandosi anche su un trenino che lo porta a Figueres, piccola cittadina della Catalogna; accogliente, colorata e fantasiosa (non poteva esser di meno). Uova giganti sui tetti delle case, palombari appesi alle facciate dei palazzi... gli sembrò di essere a casa: le vie della città portano all'edificio dell’antico teatro comunale, costruito nel XIX secolo e distrutto con un incendio durante la Seconda Guerra Mondiale , palazzo che il signor Salvodor Dalì decise di acquistare per farsene una casa.

Un abitazione immensa di 2 piani e 22 stanze, un chiostro interno... insomma tanto, ma tanto spazio per poter creare appena svegli, per dipingere ovunque guidi l'ispirazione (anche sui divani) e rendere unico, imprevedibile, stravagante, folle, eccentrico ed ospitalmente visionario un luogo che tutt'oggi rimane la Casa/Teatro più colorata che ci sia.Un dono che Dalì ha voluto lasciarci... per poter viaggiare con la mente e renderci Persone/Cose sempre in grado di Sognare... come l'uovo del Narciso che continua il suo giro attorno alla fantasia, come un lento e sempre straordinario risveglio del suo creatore!

INFO utili per altre uova intraprendenti: per visitare la Casa/Museo di Salvador e Gala Dalì prendere un volo per Barcelona El Prat o Girona e recarsi tramite la linea ferroviaria spagnola Renfe o le linee di autobus regionali a Figueres. Per maggiori informazioni visitare il sito: www.salvador-dali.org



Maria Cristina Recupero

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