sabato 1 marzo 2014

Il Blues di Son House prima del vinile (di Stefano Carboni)


Alan lomax che ricordiamo nel precedente articolo “ l'uomo che registrò il mondo”, impiegato della library of congres degli stati uniti d'america, nonché etnomusicologo e lui stesso musicista e cantante, assieme al padre John furono i primi a usare una macchina portatile per le incisioni del suono, funzionava senza elettricità e la portavamo in giro nel bagagliaio dell’auto.

Ci attraversarono l’America, a caccia di voci e di storie. La prima, pesava più di 200 kg e incideva su dischi di alluminio... il solco era rumorosissimo, però si poteva registrare e riascoltare subito, anche in mezzo al deserto. I bluesman rimanevano di stucco quando gli facevano riascoltare la loro voce per la prima volta, e spesso parlavano al microfono pensando che fosse collegato direttamente con i centri del potere. Un bracciante prima di cantare disse: “ascolti signor presidente, voglio dire che quaggiù non ci trattano bene!”.

Era una macchina primitiva, ma funzionava . Occorreva essere molto veloci perchè inizialmente i dischi duravano poco più di tre minuti per facciata. Poi questo fatto che i Lomax facessero cantare i contadini neri e li registravano... alla gente bianca non piaceva e li metteva sempre nei guai, per cui cercavano di non dare troppo nell’occhio. Poi finalmente arrivarono i dischi in acetato che duravano anche 15 minuti per lato e così, oltre alle canzoni, cominciarono a registrare le storie.

Una delle prime tappe di Alan Lomax in uno dei suoi viaggi nel sud fù Tunica County... è lì che conobbe e scoprì il grande Son House. Per vivere guidava il trattore nelle piantagioni di cotone. Poi nei weekend suonava e cantava, per arrotondare. Credo che sia stato proprio Son House a rivelarele linee principali della stirpe dei grandi chitarristi blues americani, fu lui a insegnare a suonare a Robert Johnson, lui che aveva imparato da un tale, un certo Lemon , che sapeva a memoria tutta la discografia di Blind Lemmon Jefferson. l’albero genealogico dell’aristocrazia del Blues. Proprio lì registrai il primo blues di Son House, il vecchio walking blues, che è quello che ti viene quando stai per lasciare qualcuno e non vorresti davvero farlo , ma sai che devi andare “.

link registrazione originale di walking blues 1941 registrata da Alan Lomax



Stefano Carboni

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