Estate, musica, sud, feste di paese, e
la mia testa canta la musica di Teresa De Sio!
Una vitalità sul palco da far invidia
ad un bambino, grazie anche all'energia che emana la sua terra
d'origine, la Campania.
Voce genuina cucita sopra arrangiamenti
della musica folk partenopea,Teresa si distingue per il suo timbro
particolarissimo e ricco di sfumature che fanno vibrare l'anima di
chi l'ascolta.
Un po' piratessa, un po' sirena di un mare del Sud, la ricordo ospite ad un premio De Andre di qualche
anno fa, travolgente sul palco senza mai farti distogliere lo sguardo dal palco.
anno fa, travolgente sul palco senza mai farti distogliere lo sguardo dal palco.
Cantò ''La tammuriata
nera'', una canzone dal sapore esoterico, ricorda quelle
interminabili feste sulla spiaggia del sud Italia, fatte di luci che
si specchiano nel mare e i campanile della chiesa illuminato a
giorno.
Inizia la sua attività artistica con
Eugenio Bennato e i Musicanova.
Pubblica il suo primo album solista
nel 1980, ''Sulla terra sulla luna''.
Teresa canta con la lingua della sua
terra, il napoletano, linguaggio tra i più musicali e ideali per lei
e il suo modo di fare musica.
Nel 1983 pubblica l'album ''Tre'', e
Teresa si conferma la cantante donna più venduta per il secondo anno
consecutivo.
L'apoteosi della musicalità
mediterranea di Teresa De Sio avviene nel 2004 con l'album ''A Sud, a
Sud'', dove la musica è letteralmente imbevuta del meridione e il
titolo stesso del disco diventa quasi un inno.
Una delle canzoni più belle dell'album
è ''Stelle'', canzone nata dall'incontro con un musicista
brasiliano, Lenine, un compositore della nuova generazione brasiliana
, quella venuta dopo i grandi Caetano Veloso e Chico Buarque.Trova
una certa sintonia Teresa con il Brasile, dice: ''
Napoli
ed il sud d'Italia assomigliano al Brasile: sono realtà molto
articolate e complesse, realtà sociali dove esistono
contemporaneamente una grande povertà ed un grande benessere, dove
gli opposti convivono in maniera incantevole e la contrapposizione
tra bene e male non è opposizione vera, ma un modo di essere insito
nella natura. Tutti questi presupposti fanno sì che siano luoghi
molto produttivi dal punto di vista creativo.''
Teresa
riesce a trovare anche un forte connubio con la musica giamaicana,
l'unione tra il reagge e la tarantella.La musica dei paesi latini è
spesso consolatoria e guaritrice di alcune piaghe sociali.
Per
Teresa è importante avere sia radici profonde che ali robuste per
poter andare lontano.
Nel
2008 presenta ''Riddim a Sud'', è il vento della necessità di
condividere la musica e lo scambio di energie creative.
Lei
ha l'aria del brigante, si definisce brigantessa dell'industria
musicale.''.
Brigante
è chi proprio non vuole rispettare le regole e gli schemi che
vengono imposti dalla società.
Proprio
in ''Brigantessa'' canta '' si te tènero schiavo dint''a munnezza''
perchè la munnezza è un modo per tenerti schiavo, riferito al
sistema italiano.
Se
siete pronti per le vacanze, io fossi in voi farei una ricerca delle
canzoni più belle di Teresa de Sio e le porterei con me.Alla
prossima!
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