venerdì 2 maggio 2014

Petra Magoni: o la ami, o l'ascolti (di Ele Matteucci)

L'italia è fatta di mondi artistici culturali che non conosceremo mai pienamente, perchè sono veramente tanti.
Cerchiamo musica su internet, attraverso le appliczioni musicali dove con un click puoi ascoltare artisti neo-zelandesi, piuttosto che band canadesi.
A volte sembra quasi che ascoltare la musica che proviene da lontano faccia più '' figo''.
Ma è un po' come quello che girò tutto il mondo per cercare l'amore, quando l'amore della sua vita lo trovò vicino casa.
Così è successo con Petra Magoni, pisana di nascita, cittadina del mondo grazie alla sua carriera musicale.
Eclettica, una sorta di musa che invece di ispirare gli altri, ispira se stessa e il suo modo di interpretare la musica grazie alla varietà di esperienze che ha vissuto.
Dalla passione per la musica antica al rock, dal jazz al pop, Petra riesce a interpretare sempre al meglio ogni tipo di genere.

La conobbi,se pur di sfuggita, tanti anni fa al
Teatro del Giglio di Lucca, dove interpretava la voce principale in un musical.
Ero poco più che una bambina, e non era ancora la Petra Magoni conosciuta di oggi.Allora mi lasciò un bellissimo ricordo, fino a rincontrarla nel 2013, nel pieno della sua attività musicale, insieme al compagno di palco Ferruccio Spinetti, in un concerto estivo a Siena.
L'arena Medicea era stracolma di gente,un emozione vedere dall'alto dell'arena due puntini piccoli sul palco, anzi tre.Lei, Ferruccio e il contrabbasso.
Petra Magoni nonostante le intemperie che si sono abbattute sul mondo della cultura e della musica negli ultimi anni, è sempre lì, impavida nel rappresentare al meglio la sua categoria, travolta dalla passione per il suo lavoro, a volte esponendosi, a volte in sordina macinando chilometri per tutto il mondo, portando in giro l'orgoglio della musica italiana, e permettetemi di dire, toscana!
Partecipa due volte al festival di Sanremo, nel 1996 con E ci sei e nel 1997 con Voglio un dio.
Collabora con musicisti jazz come Antonello Salis e Ares Tavolazzi, e il pianista Stefano Bollani come ad esempio nel disco I visionari.

Il successo e la notorietà arriva grazie alla simbioi artistica con il contrabbassista Ferruccio Spinetti. Esce il primo album Musica nuda,nel 2004 che supera 15.000 copie vendute solo in Italia,ma il disco ottiene molto successo in Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Svizzera.
Dal 2004 un susseguirsi di successi, in Italia, in Europa e non solo.
Nel 2006 esce Musica Nuda 2 che porta al grande successo il duo sia Italia, ma sopratutto all'estero, superando le vendite dell'album precedente, dove vede anche la collaborazione di Stefano Bollani e Erik Truffaz.Sempre nello stesso anno si aggiudicano la Targa Tenco nella categoria ''interpreti'' e il premio ''miglior tour'' al PIMI (Premio Italiano Musica Indipendente) al Meetind delle etichette indipendenti (MEI).
Nel 2008 esce Musica nuda 55/21, numeri riferiti alla smorfia napoletana, dove il 55 indica la musica e il 21 la donna nuda.Nel 2011 esce invece Complici, e l'ultimo album uscito nel 2013 s'intitola Banda Larga, poiché il progetto è stato esteso ad un'orchestra.
Petra vive la sua carriera a tappe, e tutto quello che ha vissuto l'ha portata ad essere la Petra che è oggi.Spesso la vita di un'artista è determinata anche dagli incontri che avvengono durante il proprio percorso.A volte basta osservare un alto musicista per capire quello possiamo migliorare o quello che non dobbiamo fare.

Petra è la sintesi di tutto questo,e ora non mi resta che tornare ad un suo concerto per rinnovare il ricordo delle sue performance.


Ele Matteucci

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